22 febbraio 2006

Il porto aperto



Nel pomeriggio vado a Ell Ma’an, il porto naturale. Arrivo di tutto, ad ogni ora. Soprattutto armi. Carichi di armi per fare ancora piu’ forti i signori della guerra. Entro in capitaneria. Il comandante nega tutto.“Qui passano solo automobili e generi alimentari. Tutto regolare. Potete controllare, nessun mistero. Tutti affari puliti”.
Faccio qualche metro ed ecco il fantasmagorico panorama dello scarico a mano dalle navi fino ai camion. Non ho visto armi, in realta’, ma quelle dicono che passino di notte, come i rifiuti tossici. Ho visto droga pero’. Qui la chiamano chat. La vendono al mercato, tranquillamente. E la comprano tutti, anche i bambini. Droga da masticare, micidiale.

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