22 febbraio 2006

Il mullah



Incontrarlo non e’ stato facile. Tre giorni di trattative, molti passaggi. Finalmente sono entrato nella casa-moschea dello sceicco Sharif Sheikh Muhudiin Eli, il mullah piu’ importante di Mogadiscio. Uomo saggio, tranquillo, furbo. Mi ha fatto parlare a lungo con Khalid per preparare le domande, un lungo accordo fra loro in somalo, poi mi ha risposto tranquillamente in italiano. Si e’ laureato a Padova, in giurisprudenza. Gli ho chiesto dell’Islam, abbiamo parlato del rapporto con i cristiani. Lui e’ un uomo di pace, crede fortemente nel dialogo. Ma non nega che ci siano mullah buoni e mullah cattivi. Ci sono anche quelli che predicano il terrorismo, ha ammesso. “E quelli sono i nostri veri grandi nemici”.

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