10 settembre 2007

Ancora morti tra i civili

Una madre e i suoi tre bambini sono stati uccisi la scorsa notte a Mogadiscio da un colpo di mortaio esploso sulla loro casa e lanciato dagli insorti somali. Lo affermano testimoni. L'attacco, destinato verosimilmente al palazzo presidenziale, ha mancato l'obiettivo ed e' caduto nel quartiere di Wardhigley, ha spiegato all'Afp un capo locale, Hussein Adan Luqman. "Tre colpi di mortaio sono caduti nel nostro quartiere: uno ha colpito un'abitazione, uccidendo quattro persone", ha aggiunto. "Penso che volessero colpire il palazzo presidenziale che non e' molto lontano", ha aggiunto ancora. Secondo un altro abitante del quartiere, Farah Mohamed Sahal, anche otto civili sono rimasti feriti dall'esplosione. Stando sempre a testimoni locali, altri quattro civili sono rimasti feriti nel quartiere di Gupta, nel nord della citta', quando le truppe etiopiche hanno risposto ad un attacco di mortaio. "Le due parti in lotta mancano i loro obiettivi e colpiscono le zone civli", ha commentato un abitante, Mohamed Ali. Le forze governative somale, sostenute dai loro alleati etiopici e la forza di pace dell'Unione africana non riescono a far cessare la guerriglia condotta dagli insorti, fra le cui fila sono inquadrati i militanti islamici cacciati da Mogadiscio otto mesi fa. Fino ad oggi, tutti i tentativi di porre fine alla guerra civile somala, iniziata nel 1991, sono falliti.

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