Un'autobomba è stata fatta saltare in aria oggi davanti ad un albergo di Mogadiscio, capitale della Somalia, causando almeno 11 vitime.Lo ha reso noto una fonte della polizia. «Un'autobomba è esplosa nei pressi dell'hotel Jazeera», ha precisato Muhidin Ahmed, riferendo di una forte esplosione e di morti o di feriti. Il bilancio è di almeno undici morti, tra cui alcuni soldati. Si tratta di un bilancio ancora provvisorio. Lo riferiscono testimoni. L'attentato è stato seguito poi da una seconda e da una terza esplosione davanti all'albergo, non distante rispetto al quartiere generale delle Nazioni Unite. «Sembra che si tratti di un attentato suicida», ha precisato il poliziotto Muhidin Ahmed. Alcuni testimoni hanno riferito anche di una sparatoria e di almeno cinque morti tra le fila degli attentatori. link
[ Scritto nel 2007] Mi è capitato (cioè ho scelto) di frequentare posti molto difficili. Ma solo a Mogadiscio mi sono pentito trenta secondi dopo essere atterrato. Era la fine del 2003. Ricordo che Mohammud, il leader di quelli che chiamavo i miei “diavoli custodi”, quando mi riportava la sera in albergo mi consigliava, quasi mi obbligava, a non affacciarmi anche se sotto la finestra lasciava la scorta. Oggi in quell’albergo è entrato un commando di miliziani Shabaab e hanno fatto una strage: trenta morti, forse sessanta, fra cui sei parlamentari e molti funzionari del governo transitorio. Dopo la devastante guerra civile del 1991 si era riaccesa un pò di speranza alla fine dell’anno scorso, ma i ribelli hanno il controllo ancora di gran parte del Paese. Ci sono guerre che non finiscono mai. Anche per colpa nostra, visto che i sauditi hanno completamente islamizzato la Somalia, lasciata libera dagli occidentali senza interessi. Vi confesso che non sempre ho dato retta a Mohammud e spesso mi sono affacciato, prima del calar del sole, da quella finestra dell’albergo. Il motivo c’era: passavano i gabbiani. E non potevo lasciarli andare senza un saluto. Somalia mia Nel 2013 sono morti sette reporter in Somalia.
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