28 dicembre 2006
Mogadiscio liberata dalle corti islamiche
Le Corti islamiche sono state sconfitte e hanno abbandonato la capitale della Somalia, Mogadiscio. Truppe governative ed etiopiche sono entrate senza colpo ferire a Mogadiscio, dove hanno già preso il controllo dei principali edifici governativi. Lo rendono noto fonti governative di cui dà notizia radio Nairobi. Il governo federale di transizione somalo ha quindi proclamato lo stato d'emergenza nell'intera Somalia, di cui in pratica - grazie alle truppe etiopiche - ha ripreso il pieno controllo. Lo rende noto un portavoce citato sempre da radio Nairobi. Le milizie fedeli alle Corti Islamiche hanno così lasciato la capitale della Somalia, finora loro ultima roccaforte: il ritiro è stato totale, comprendendo anche i comandanti delle forze integraliste attestate in città. Lo ha ammesso uno dei capi del movimento filo-islamico, lo sceicco Sharif Sheikh Ahmed, intervistato da «Al-Jazira». Corriere.it
26 dicembre 2006
E' guerra totale
Le milizie islamiche somale sono in rotta. Non hanno potuto resistere all' offensiva terrestre ed aerea lanciata domenica scorsa dall' Etiopia. Hanno dovuto abbandonare 6 importanti centri dell' ovest e del nordovest, e si stanno ritirando verso Mogadiscio, da dove - peraltro - le truppe di Addis Abeba distano ormai meno di 100 chilometri. Anche se si dichiarano intenzionate a non entrarvi. Pesantissimo il bilancio: per il premier etiopico Meles Zenawi, un migliaio di morti tra gli islamici, la grande maggioranza dei quali - ha affermato - sarebbe straniera, in specie eritrea. Oltre 3 mila i feriti. E molto fosche le prospettive per la Somalia e per l' intero Corno d'Africa: si profilano, infatti, scenari afghani. Guerriglia lunga, attentati a catena. Gia' molti gli appelli 'jihadisti' non solo a soccorso dei miliziani islamici somali, ma per operazioni ''di martirio'' in particolare ad Addis Abeba. Ansa.it
07 dicembre 2006
03 dicembre 2006
Prigioniero dei miliziani
È stato rilasciato ed è atterrato a Nairobi. Adesso sta bene, ma sa sono state ore di paura per l'inviato del Corriere della Sera in Somalia, Massimo A. Alberizzi. Il giornalista era stato infatti fermato a Mogadiscio da alcuni miliziani e trattenuto per ore in albergo. Alberizzi si trovava nella capitale somala in compagnia del collega di Liberazione, Emanuele Piano. Avevano avuto autorizzazione dalle Corti Islamiche di girare per le strade di Mogadiscio, ma mentre si trovavano in città i due sono stati bloccati. Piano è stato liberato ma è rimasto in zona e ha avvertito la redazione del suo giornale e quella del Corriere, mentre Alberizzi è stato trattenuto. Corriere.it
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