05 agosto 2008

Liberati i cooperanti italiani

Giuliano Paganini e Jolanda Occhipinti, i due cooperanti italiani rapiti in Somalia, sono stati liberati. La notizia è stata confermata dal figlio della Occhipinti, Gianni Tumino: «Ho sentito mia madre al telefono nel primo pomeriggio, mi ha chiamato lei al cellulare. Mi ha detto che sta bene». «La telefonata era molto disturbata - ha aggiunto-. abbiamo parlato soltanto per qualche minuto». I due italiani lavoravano ad Aw Deghle nei pressi di Afgoi, nel Basso Shebele, una cinquantina di chilometri da Mogadiscio, per l'Organizzazione non governativa CINS. Erano stati rapiti all'alba del 21 maggio scorso da un gruppo di uomini armati (almeno una ventina).

03 agosto 2008

Nuova strage, quasi tutte donne

Nuova strage a Mogadiscio. Almeno 20 persone, di cui la maggior parte donne, sono state uccise e 40 sono rimaste ferite dall'esplosione di una bomba mentre stavano pulendo una strada nella zona sud della capitale somala. Ne hanno dato notizia fonti locali secondo cui la deflagrazione si e' verificata nel sobborgo meridionale conosciuto come 'K4' mentre decine di donne aiutate da una Ong locale si erano riunite per ripulire l'area "Stavano ripulendo la via quando una grande esplosione ha scosso l'intero sobborgo. Ho contato 15 corpi, moti di cui donne fatte a pezzi", ha raccontato Hasan Abdi Mohamed, un testimone accorso sul posto. L'attentato, che non e' stato rivendicato, e 'uno dei piu' sanguinosi delle ultime settimane. Nell'area sono attive le ultime frange delle Corti Islamiche, il movimento estremista che controllava la capitale e parte della Somalia fino a gennaio del 2007 quando il governo di transizione, aiutato dalle truppe etiopiche, ha ripreso il controllo del Paese. La Somalia dalla fine del regime di Mohamed Siad Barre nel 1991 ha precipitato il Paese nel caos. Solo lo scorso anno gli attentati delle Corti hanno causato almeno 6.000 vittime e centomila sfollati.