22 ottobre 2006

La sharia

«Salvate la nostra anima». E’ l’appello rivolto dagli otto membri della Commissione nazionale per la musica della Somalia, affiliata all’Unesco, condannati amorte dalle Corti islamiche che hanno sottomesso il Paese alla sharia, la legge coranica. La fatwa, il responso giuridico ufficiale, è stata appena emessa, il 17 ottobre: «Solo perché facciamomusica! ». Si tratta di musicisti e musicologi, tra cui tre donne, che 24 ore dopo la condanna a morte sono riusciti a fuggire in Kenya abbandonando le loro famiglie. (...) Gli estremisti islamici somali, sulla scia di quanto fecero i talebani in Afghanistan nel 1996, hanno già chiuso tutti i cinematografi, messo fuorilegge i film, proibito la visione della televisione nei luoghi pubblici, vietato le celebrazioni dei matrimoni che contengano canti o danze, imposto ovunque la segregazione sessuale. Stanno cioè distruggendo dal di dentro la persona. Corriere.it