24 maggio 2008

Quel piccolo fuorilegge



Nel buio della notte, nel gommone sbalzato dalle onde a 12 miglia da Lampedusa, è nato Abdwahd (Fortunato in italiano), figlio di una coppia di somali giunti con altri 45 clandestini ieri mattina nell'isola. Il bimbo è nato mentre una motovedetta andava incontro all'imbarcazione che aveva lanciato un allarme. Ad aiutare a partorire la donna, che in Somalia ha lasciato altri cinque figli, sono state sei donne che come lei erano partite due giorni fa dalla costa libica di Al Zwara. Quando la motovedetta della Marina militare italiana ha accostato il gommone, donna e bimbo sono stati presi in cura dai medici e dagli infermieri della Croce Rossa maltese che da alcuni giorni prestano servizio volontario a bordo dei mezzi navali italiani impegnati nelle operazioni di soccorso nel Canale di Sicilia. Sulla banchina erano già pronti un'ambulanza ed altri medici che hanno subito trasferito madre e neonato nel poliambulatorio di Lampedusa. Le loro condizioni sono per fortuna buone e dopo alcune, insieme al padre, si sono ritrovati nell'infermeria del centro di accoglienza circondati dalle premure degli addetti alla gestione del centro. E lì la donna ha incontrato Sharon Francesca, la bimba di quattro mesi di origine nigeriana che domenica scorsa è stata battezzata nella chiesa di Lampedusa così come aveva deciso la mamma, Florence, che aveva fatto questa promessa se avesse raggiunto viva l'Italia. Il neonato clandestino di Miriam Mafai

21 maggio 2008

Rapiti due volontari italiani

Due cooperanti italiani, Jolanda Occhipinti e Giuliano Paganini, che lavorano ad Aw Deghle nei pressi di Afgoi nel Basso Shebele, una trentina di chilometri da Mogadiscio in Somalia, per l'Organizzazione non governativa CINS, sono stati rapiti stamattina all'alba da un gruppo di uomini armati. Il commando è entrato nella loro casa e li ha portati via bendati. Con loro è stato rapito il direttore somalo del progetto agricolo, Abduraham Yussuf Harale. Corriere.it