21 maggio 2007
Ora anche gli attentati
Attacco in stile iracheno (è la prima volta) a Mogadiscio. Una bomba telecomandata è scoppiata al passaggio di un convoglio di militari ugandesi che partecipano alla missione di pace dell’Unione africana (Amisom, African Mission to Somalia). Secondo le prime scarne informazioni un veicolo carico di soldati è saltato in aria ed è stato quasi disintegrato, quattro o cinque peacekeepers sono morti e altrettanti feriti. L’attentato, che sembra segnare comunque un salto di qualità, è avvenuto nel quartiere storico e antico di Mogadiscio, Hamar Wein, ormai ridotto da anni di guerra civile a un cumulo di macerie, tra i resti di quello che era il palazzo in stile moresco dell’hotel Uruba e il fu ministero di finanze. L’esplosione è stata così violenta che il boato si è sentito in quasi tutti i quartieri della capitale.
10 maggio 2007
Ucciso giornalista
Il giornalista Mohammed Abdullahi Khalif, che collaborava per la stazione radio Voice de Galkayo, è stato ucciso nella regione del Puntland (nord-est del Paese). Il giornalista si trovava presso un mercato dove si vendono armi per un reportage quando un gruppo di militari è penetrato nel mercato pare per recuperare un'arma rubata alla polizia. Nello scontro a fuoco che è seguito il giornalista è stato raggiunto da un colpo di fucile ed è morto sul colpo. Omar Faruk Osman, segretario generale della National Union of Somali Journalist ha dichiarato che si è trattato di una "tragedia che mostra a che punto la sicurezza dei giornalisti somali sia in pericolo". Mohammed Abdullahi Khalif è il secondo giornalista ucciso nel 2007 in Somalia. Nel febbraio scorso Ali Mohammed Omar, presentatore di Radio Warsan era stato assassinato nell città di Baidoa.
Sequestrati due operatori umanitari
Nairobi, 10 mag. (Ap) - Due operatori umanitari dell'organizzazione non governativa Care International, uno di nazionalità kenyana e l'altro irlandese, sono stati rapiti in Somalia. Il sequestro è avvenuto nella regione semiautonoma di Puntland.Beatrice Spadacini, portavoce dell'ufficio regionale dell'ong a Nairobi, ha dichiarato che il sequestro è avvenuto ieri mattina nella regione nordorientale del Paese africano, relativamente tranquilla. Ha aggiunto che non è chiaro chi siano gli autori e i moventi, "ma siamo fiduciosi che la situazione possa essere presto risolta". Spadacini ha dichiarato che Care sta "lavorando con l'autorità locale e gli anziani, che hanno affermato che ci sarà presto una soluzione". La portavoce non ha rivelato l'identità dei due operatori, che stavano valutando un progetto per l'ong.Fa parte di Care International anche Clementina Cantoni, la cooperante italiana sequestrata in Afghanistan il 16 maggio 2005 e rilasciata il 9 giugno 2005. Fu invece uccisa poco meno di un mese dopo il suo rapimento Margaret Hassan, direttrice delle operazioni di Care International in Iraq presa in ostaggio il 19 ottobre 2004.
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